Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica: 800 milioni per riqualificare gli edifici pubblici

Promozione dei sistemi di consumo energetico individuale, rafforzamento del meccanismo dei certificati bianchi, nuovi metodi di fatturazione basati sui consumi reali che favoriscano i consumatori, riqualificazione energetica degli edifici pubblici, finanziamenti a favore di progetti di efficienza e di reti per il teleriscaldamento e del teleraffrescamento.

Sono alcuni degli interventi previsti dal decreto di recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica, approvato il 30 giugno in via definitiva dal Consiglio dei Ministri. Sul provvedimento si sono espressi la Conferenza delle Regioni e le Commissioni parlamentari competenti. Il provvedimento contiene delle misure aggiuntive che potenziano gli strumenti della Strategia Energetica Nazionale (SEN) per centrare l’ambizioso obiettivo fissato in sede Ue di riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020. Vediamo in dettaglio i punti del provvedimento.

800 milioni per l’attuazione delle misure
La risorse finanziarie complessive per l’attuazione delle misure ammontano a oltre 800 milioni di euro, a favore di interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica per conseguire una maggiore efficienza nel settore pubblico, nella produzione industriale e nei consumi domestici. Al fine di ridurre del 20% il consumo di energia primaria entro il 2020 e ottenere ulteriori miglioramenti in materia di efficienza energetica dopo il 2020, sono previsti i seguenti strumenti:

1. Elaborazione di programmi di interventi di medio-lungo termine per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati;

2. interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della Pubblica Amministrazione, a partire dal 2014 fino al 2020;

3. obbligo per le grandi imprese e per le imprese “energivore” di eseguire una diagnosi di efficienza energetica nei siti ubicati sul territorio nazionale, da ripetersi ogni quattro anni;

4. obbligo per gli esercenti l’attività di misura di fornire agli utenti contatori individuali che misurino con precisione il loro consumo effettivo e forniscano informazioni sul tempo effettivo d’uso (“contatori intelligenti”);

5. elaborazione di un rapporto che miri a individuare le soluzioni più efficienti per soddisfare le esigenze di riscaldamento e raffreddamento;

6. superamento della struttura della tariffa elettrica progressiva rispetto ai consumi ed adeguamento delle componenti ai costi dell’effettivo servizio;

7. programma triennale di formazione ed informazione volto a promuovere l’uso efficiente dell’energia (contenente misure di sensibilizzazione delle Pmi all’esecuzione di diagnosi energetiche e all’utilizzo di strumenti incentivanti finalizzati all’installazione di tecnologie efficienti, misure di stimolo di comportamenti che contribuiscano a ridurre i consumi energetici dei dipendenti della pubblica amministrazione, misure di sensibilizzazione dell’uso efficiente dell’energia domestica);

8. promozione dei contratti di prestazione energetica e introduzione di misure di semplificazione volte a promuovere l’efficienza energetica;

9. istituzione di un Fondo nazionale per l’efficienza energetica per la concessione di garanzie o l’erogazione di finanziamenti, a favore di interventi coerenti con il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica.

Riqualificazione energetica degli edifici PAA partire da quest’anno sarà avviato il programma di interventi di riqualificazione energetica negli edifici della PA centrale grazie ad uno stanziamento di 355 milioni nel periodo 2014-2020. A queste risorse, si aggiungeranno i finanziamenti privati che potranno essere attivati attraverso contratti di prestazione energetica che ripaghino gli investimenti con i risparmi sulla bolletta. Nell’ambito delle forniture di prodotti e servizi della PA centrale è stato, inoltre, rafforzato il vincolo di acquisto di prodotti e servizi ad alta efficienza energetica.

Diagnosi energetiche periodiche
Le grandi aziende e le imprese ad alta intensità energetica, dal 5 dicembre 2015, saranno tenute a eseguire diagnosi energetiche periodiche, utili per individuare gli interventi più efficaci per ridurre i consumi di energia. Per le piccole e medie imprese sono stanziati 105 milioni di euro per favorire il ricorso alle diagnosi energetiche e per focalizzare l’attenzione sui vantaggi competitivi dell’efficienza.

Rafforzamento dei TEE
Per incentivare la realizzazione dei progetti di efficienza energetica, che scaturiranno dalle diagnosi, è stato previsto di rafforzare il meccanismo dei certificati bianchi. Questi ultimi, noti anche come Titoli di Efficienza Energetica-TEE, sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di riqualificazione.

Analisi costi-benefici e sviluppo del teleriscaldamento
Le imprese che intendano realizzare nuovi impianti di produzione di energia elettrica o di energia termica, con potenza superiore a 20 MW termici, nonché nuove reti di teleriscaldamento, dovranno effettuare un’analisi costi-benefici, mentre sarà contestualmente avviata un’analisi sul territorio nazionale per identificare le aree con maggiore potenziale di sviluppo del teleriscaldamento, allo scopo di indirizzare gli investimenti e di semplificare i procedimenti autorizzativi.

Qualificazione e certificazione dei fornitori di servizi energetici
Il decreto introduce norme per rafforzare, anche nella regolazione dei servizi energetici e delle attività di trasmissione e distribuzione dell’energia, la spinta verso l’efficienza energetica e verso l’eliminazione di eventuali ostacoli all’incremento dell’efficienza delle reti, al sostegno della diffusione efficiente delle fonti rinnovabili, alla generazione distribuita e alla cogenerazione ad alto rendimento, promuovendo in maniera più incisiva la partecipazione della domanda ai mercati dell’energia. Quanto alle misure per incrementare le professionalità e la qualità dei servizi energetici, il decreto potenzia la disponibilità di regimi di qualificazione e certificazione per i fornitori di servizi, rendendoli obbligatori, in alcuni casi, per l’accesso agli incentivi.

Fondo nazionale per l’efficienza energetica
Il provvedimento istituisce, inoltre, il “Fondo nazionale per l’efficienza energetica”, un importante strumento finanziario volto a favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della PA e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi. Una specifica sezione del Fondo sarà dedicata a sostenere gli investimenti in reti di teleriscaldamento e teleraffrescamento. Il Fondo che agirà mediante la concessione di garanzie e finanziamenti sarà alimentato con circa 70 milioni di euro l’anno, nel periodo 2014-2020.

Misure per i consumatori finali di energia
Sono previste disposizioni che mirano ad accrescere la consapevolezza dei consumi energetici nei cittadini attraverso la promozione dei sistemi di misura individuali e una fatturazione più precisa e fondata sul consumo reale. Inoltre, conformemente al criterio di delega assegnato al Governo con la legge europea del 2013, è demandato all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico l’incarico di superare la struttura progressiva delle tariffe rispetto ai consumi, tenendo conto dell’esigenza di tutelare i consumatori economicamente svantaggiati.

Programma di informazione e formazione
Il provvedimento introduce anche norme per la diffusione delle informazioni e per la formazione di imprese, pubbliche amministrazioni, cittadini e studenti. È previsto il lancio di un programma, elaborato da ENEA, con la collaborazione delle associazioni di categoria, delle associazioni dei consumatori e delle Regioni, che disporrà di una somma fino ad un milione di euro all’anno.